venerdì 2 gennaio 2009

Commento alla mozione del Centro regionale MFE Emilia Romagna

Campoleone, 24 aprile 2007

Il recente ordine del giorno del centro regionale Emiliano-Romagnolo del MFE sollecita un incontro tra i dirigenti nazionali e i capilista di Alternativa Europea.

Lo spirito dell'iniziativa è apprezzabilissimo. L'invito ad una ricomposizione delle posizioni è stato già accolto da Alternativa Europea. Il 31 marzo scorso, proprio a Bologna, si è svolto un dibattito serrato e per nulla elusivo. La riunione è stata pubblica, più volte annunciata ed ha visto la presenza di tanti militanti sinceramente preoccupati per il futuro della nostra organizzazione.

L’analisi collettiva, cui hanno contribuito anche amici che da troppi anni non accoglievamo più nelle nostre riunioni, è andata ben al di là della abbozzata proposta di strategia duale. Tanto il segretario che il presidente avrebbero potuto prendere parte ai lavori, non per trattare alcunché, ma per confrontarsi, militati tra i militanti. L'occasione non è stata colta. Altre se ne potranno presentare. Per il futuro sarà bene preservare la formula informale e aperta che è stata già adottata.

In generale, ma soprattutto nelle fasi di transizione, i dirigenti, o coloro che ritengono di essere considerati tali, più che incontrarsi al vertice, farebbero bene ad ascoltare e far tesoro dei più accorti consigli dei militanti; di quelli che non hanno cadreghini da difendere; di quelli che hanno la consapevolezza di avere la forza, quando convinti e non vinti nel formalismo assembleare, di mille funzionari a busta paga; di quelli che desiderano porsi le opportune domande prima di avventurasi in pasticciate risposte; di quelli che riconoscono i veri nemici della Federazione europea al di fuori e non certo dentro la nostra organizzazione; di quelli che il
milione di cittadini li hanno già condotti nelle piazze e che altrettanti sono pronti a mobilitarne.

Tocca ora alla dirigenza del MFE far conoscere i propri orientamenti sul tema, visto che, oltre la provocazione della doppia azione, non è stato comunicato alcunché. Il congresso si è chiuso da quasi due mesi. La proposta pubblica e circostanziata del presidente la stiamo ancora aspettando. Quando sarà illustrata, se non nel dettaglio, almeno per grandi linee? L’ultima circolare della segreteria non contiene accenno alcuno ai risultati del congresso, oltre ad essere del tutto priva di un abbozzo di analisi della situazione mondiale ed europea. Su quali letture del processo in corso dovrebbe snodarsi il confronto politico auspicato?

Sia avanzata una proposta seria, credibile, ponderata e quantomeno condivisa da buona parte della maggioranza. Alternativa europea non si sottrarrà di certo al pubblico dibattito. Sino ad oggi si sono succeduti solo contatti informali che attengono esclusivamente alla sfera dei rapporti personali. Essi non hanno alcuna rilevanza nella categoria dei fatti politici.

Alle persone di buona volontà tocca tenere aperte le strade del dialogo. Al dibattito devono partecipare a pieno titolo, e su un piano di assoluta parità, sia il militante senza cariche che il dirigente. L’unico peso specifico da far valere è quello relativo allo spessore ed alla forza intrinseca delle idee che si coltivano insieme.

Quando le soluzioni politiche troveranno una più chiara definizione, volenti o nolenti, dovranno essere coinvolti, a tempo debito, anche gli stessi vertici nazionali. Se avranno ancora una funzione da svolgere, bene. Altrimenti sarà il caso che si facciano da parte, e presto, tornando a ricoprire l'affascinante ruolo di semplici militanti, lasciando che il “nuovo” avanzi prepotentemente. Prima che sia troppo tardi!

Nicola Forlani


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MFE EMILIA-ROMAGNA
Comitato Direttivo Regionale

Bologna, 12 aprile 2007

Al Presidente del MFE
Al Segretario del MFE
Alla Direzione Nazionale del MFE
Ai primi firmatari della Mozione di Alternativa Europea

Il Comitato Direttivo si è riunito oggi per esaminare, fra le altre questioni, i risultati dell'ultimo Congresso Nazionale del MFE e ha approvato con un solo astenuto il seguente Ordine del Giorno:

Il Centro Regionale dell'Emilia Romagna ritiene che l'unità politica ed organizzativa del MFE sia fondamentale e irrinunciabile per il raggiungimento dei propri obiettivi, a partire dalla Federazione Europea, anche nella prospettiva della trasformazione dell'ONU in un governo mondiale parziale.

Al Congresso di Roma molti delegati hanno chiesto di superare le divisioni fra i sostenitori delle due mozioni; il Centro Regionale esprime in proposito forte apprezzamento e interesse alla proposta, avanzata allachiusura del Congresso e ribadita nel successivo Comitato Centrale dal Presidente del MFE Guido Montani, di conciliare le due azioni federaliste (raccolta di firme per una petizione per un referendum sulla Costituzione Europea e raccolta di firme per uno Stato federale europeo e per l'iniziativa dei Paesi fondatori).

Visti i tempi ristretti a disposizione, il Congresso di Roma si è chiuso con l'impegno di rinviare l'analisi della proposta al prossimo Comitato Centrale previsto per il 7 luglio 2007. Il Centro Regionale dell'Emilia Romagna chiede che, in vista dei lavori del Comitato Centrale di luglio, si svolga un incontro preparatorio fra gli organismi dirigenti, a partire dal Presidente e dal Segretario del MFE e dai primi firmatari della mozione di Alternativa Europea, allo scopo di dare attuazione pratica alla proposta di cui sopra.

Viste le numerose attività federaliste già programmate in questo periodo dell'anno, la data che proponiamo per questo incontro specifico è quella di domenica 13 maggio 2007 a Bologna. Il Direttivo Regionale ritiene che sia vitale per il MFE riunire le due anime; il nostro Movimento potrà lottare per gli ideali federalisti solo se sarà unito e forte e quindi ci auguriamo vivamente che tutti i destinatari accolgano questo invito e diano vita a un lavoro proficuo per superare le attuali difficoltà.

Giancarlo Calzolari (Presidente)
Lamberto Zanetti (Segretario)

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