di Nicola Forlani
Domani, a Firenze, avremo una nuova opportunità per discutere, serenamente e pacatamente, tra militanti federalisti. L'idea è nata a Bologna nella primavera 2007. Ha poi avuto sviluppi e si è andata sempre più consolidando in occasione dei successivi incontri di Pisa e Roma. La formula è semplice quanto efficace.
Il dibattito avviene tra pari, indipendentemente dalle proprie attitudini personali, con brevi contributi introduttivi. I temi sono sviluppati con un approccio di largo respiro proprio ed in quanto su di essi non si rileva alcuna necessità di assumere degli orientamenti di azione politica.
I contributi (introduzioni ed interventi) provengono, oltre che da militanti presenti nelle due liste dell'ultimo congresso, da amici che intendono rientrare a pieno titolo nella vita del Movimento e rinnovare così il proprio impegno nella battaglia per la federazione europea.
Tanti militanti stanno strenuamente perseguendo l'obiettivo dell'unità dell'organizzazione. Già un bel pezzo di strada è stata percorsa. Non è certo un caso se al Congresso UEF di Parigi sono stati raccolti i primi frutti.
La mozione politica presentata da Guido Montani ha trovato, dopo un serrato dibattito e alcune modifiche in corso d'opera, il consenso di tutti i 33 membri della delegazione italiana e, con esso, l'adesione di tutto il congresso. La mozione richiede, tra l'altro, al Parlamento europeo e ai paesi che lo vogliono di proseguire da soli sulla strada della Federazione europea attraverso la convocazione di un'Assemblea/Convenzione costituente.
Solo un MFE unito, all'interno del quale possono determinarsi anche posizioni di avanguardia sviluppate quali articolazioni della campagna generale dell'UEF, può svolgere un ruolo di leadership in ambito europeo: indispensabile premessa perchè qualsiasi azione possa conseguire un reale obiettivo di natura politica.
Il lodo su cui costruire il percorso che, unitariamente, possa condurci al congresso nazionale della prossima primavera è stato già stato ampiamente abbozzato. Ora sta alle persone di buona volontà percorrere la strada giusta; e lo sarà.
Campoleoene, 24 ottobre 2008
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